Testi a cura della Dott.ssa Ilaria De Meis
Nonostante siano conosciuti come “disturbi specifici”, sarebbe più corretto parlare di singolarità dello sviluppo neurologico che determinano profili di funzionamento in cui le abilità di lettura, scrittura e calcolo non sono efficaci, mentre le capacità cognitive sono adeguate.
Svolgere un compito di scrittura, lettura, numero e calcolo con difficoltà di questo genere diventa molto faticoso e può influenzare in maniera negativa gli apprendimenti.
I disturbi specifici dell’apprendimento hanno una natura multifattoriale e multidimensionale, ecco perché non si può fare un semplice elenco di raccomandazioni valide per tutti ma è necessario fare un ragionamento clinico su ogni situazione.
Quando si insegna è bene riflettere sui canali di ingresso attraverso cui si fanno passare le conoscenze, utilizzando quello visivo, cinestetico e uditivo e non solo quello visivo-verbale.
È importante ricordare che l’apprendimento, perché si verifichi, ha bisogno di ripetersi e che l’esperienza deve essere soddisfacente per desiderarne la ripetizione.
La dislessia comporta difficoltà nella lettura. Lo studente, infatti, non riesce, in termini di velocità e correttezza, a leggere in maniera accurata e fluente.
La disortografia è il disturbo che riguarda la componente costruttiva della scrittura. In questo caso, lo studente commette errori linguistici od ortografici quando scrive la stringa della parola.
La Disgrafia, cioè la difficoltà nella componente esecutiva della scrittura, è relativa alla realizzazione degli schemi motori per rappresentare le lettere. Lo studente non scrive in modo comprensibile o, se ci riesce, lo fa in modo lento e faticoso.
la Discalculia che si manifesta nella difficoltà con i numeri, nel calcolo e nel ragionamento matematico. Lo studente riscontra delle problematiche nella manipolazione dei numeri, nei calcoli a mente rapidi, nel recupero del risultato di tabelline o nei compiti aritmetici.
Spesso troviamo più DSA in un singolo profilo di funzionamento, in questo caso si parla di comorbidità interna.
Si parla invece di comorbidità esterna quando i DSA co-occorrono anche con altri disturbi del neurosviluppo come: il disturbo da deficit dell’attenzione e di iperattività (ADHD), il disturbo di coordinazione motoria e il disturbo primario del linguaggio (DPL).
Gli strumenti compensativi o le misure dispensative che si sono rivelati utili per uno studente con dislessia potrebbero non rivelarsi altrettanto utili per altri studenti con dislessia.
Inoltre, secondo la Nuova Linea Guida sulla gestione dei disturbi specifici di apprendimento del 2022, i DSA possono interessare vari ambiti del sistema cognitivo-linguistico, come l’attenzione, le funzioni esecutive, la memoria, l’accesso lessicale
A cosa hanno diritto gli studenti con DSA all’università? La Legge 170 dell’8 ottobre 2010 prevede che agli studenti con DSA siano garantite adeguate forme di verifica e di valutazione nei test di ammissione all’università, negli esami universitari e in quelli di Stato.
Per tutelare il loro diritto all’istruzione e assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale agli studenti con DSA deve essere riconosciuta la possibilità di usufruire di:
– strumenti compensativi, cioè ausili didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta;
– misure dispensative, cioè modalità alternative per portare a termine il compito come, ad esempio, tempo aggiuntivo o un questionario a risposta multipla.
È bene ricordare che compensare e dispensare sono azioni che supportano lo studente con DSA nell’esecuzione di una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, ma che non gli facilitano il compito dal punto di vista cognitivo.
Le comunicazioni di richiesta di strumenti compensativi e/o misure dispensative vengono inoltrate ai docenti dalla Segretaria CARIS, che svolge la funzione di mediatore tra il corpo docente e lo studente.
La Segreteria CARIS è sempre disponibile a spiegare e a riflettere insieme sulle aree di forza e di debolezza dello studente, così che il docente possa conoscerne in maniera adeguata il profilo di funzionamento al di là di quanto attestato dalla certificazione
Gli Strumenti compensativi sono ausili didattici e tecnologici che compensano la difficoltà specifica. In base alla propria certificazione, gli studenti con DSA possono usufruire di:
registratore digitale, programmi di sintesi vocale, PC con correttore ortografico, testi in formato digitale, tutor lettore, calcolatrice non scientifica, tabelle, formulari, schemi, mappe concettuali, mappe mentali, materiali didattici in formati accessibili, tutor per approfondire/studiare alcuni argomenti di esame, altri strumenti tecnologici per la fase di studio o di esami.
Le Misure dispensative sono le modalità alternative per portare a termine il compito. In base alla propria certificazione, gli studenti con DSA possono accedere a:
– valutazione dei contenuti e non della forma (per le materie scientifiche significa non considerare eventuali errori);
– ripartizione dell’esame in più parti;
– modifica delle modalità di esame;
– svolgimento della prova scritta prevedendo la sua riduzione quantitativa ma non qualitativa della prova o, in alternativa, concedendo il 30% di tempo aggiuntivo.
Le mappe sono strumenti che compensano le difficoltà di recupero dalla memoria di concetti appresi. Servono ad agevolare l’accesso lessicale, con il quale poi esporre il concetto. Inoltre, dato che spesso gli studenti con DSA tendono a perdere di vista i dettagli a vantaggio di una visione di insieme, la mappa compensa anche la difficoltà di pianificare e collegare i vari contenuti.
È sempre bene ricordare che non tutti i profili sono in grado di elaborare una mappa, a volte perché non sono abituati a farlo, altre perché non per tutti può essere uno strumento efficace.
Il docente deve considerare che gli strumenti compensativi quali mappe, schemi, formulari:
– non devono essere un riassunto delle tematiche apprese;
– non devono contenere le definizioni che vengono richieste all’esame, possono però essere sostituite sulla mappa ad esempio da una parola chiave, un’immagine, un simbolo, o altro;
– non devono contenere una risposta diretta a un eventuale quesito posto durante il compito
Per almeno tre buoni motivi. Per prima cosa, perché quest’informazione è un dato sensibile.
Lo studente, poi, potrebbe anche avere una certificazione idonea alla richiesta di strumenti compensativi o misure dispensative ma decidere di non usufruirne o di usufruirne solo per alcune materie.
Infine, anche se sono tante ormai le iniziative che sensibilizzano alla tematica del DSA, molti ancora sono i pregiudizi nei confronti di questi studenti, che spesso non richiedono gli strumenti a cui avrebbero diritto per timore e vergogna
Dopo aver inviato all’indirizzo segreteria@caris.uniroma2.it la certificazione di DSA, la richiesta di strumenti compensativi deve essere inviata allo stesso indirizzo tramite l’apposito modulo.
I formulari e le mappe devono essere pronti per essere inviati in approvazione al docente al quale se ne richiede l’utilizzo almeno una settimana prima dell’esame. Se non ritenuti idonei, infatti, il docente potrà chiedere di modificarli.